
Ci sono voluti quasi due mesi di trattativa, ma finalmente è stato trovato l’accordo tra i lavoratori e la Global Business, per salvare 40 operai rimasti senza lavoro dopo la decisione dei vertici aziendali di cessare l’attività di montaggio ruote che svolgevano per la FIAT nei capannoni di via della Libertà.
L’accordo prevede la richiesta della cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori rimasti a casa, più un anno di cassa straordinaria. Intanto l’azienda si impegnerà a ricollocare i 18 dei suoi ex dipendenti entro il 31 dicembre 2011, riconoscendo un incentivo di 20mila euro a chi decidesse di trovarsi autonomamente una sistemazione lavorativa. Contemporaneamente verrà garantito dalla Provincia un accompagnamento formativo a tutti coloro che, al termine del prossimo anno, non avessero ancora maturato i requisiti per la pensione e si trovassero senza un’occupazione.
“Tutte le parti hanno sottoscritto l’impegno di ricollocare tutti i lavoratori, entro un anno e mezzo”, spiega l’assessore al lavoro del Comune Anna Cuntrò, la prima ad aprire un tavolo istituzionale un mese dopo l’annuncio dell’immediata chiusura da parte dell’azienda. “Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, grazie alla responsabilità delle parti in causa, nel quale hanno giocato un ruolo decisivo l’amministrazione comunale e la Provincia”. Non però la Regione, che ha sempre rifiutato un coinvolgimento nella trattativa.
Dalla fine di aprile i lavoratori della Global Business avevano attivato un presidio permanente davanti ai cancelli della loro fabbrica per evitare che venisse costantemente svuotata dei macchinari e delle ruote, pronte per essere trasportate a Volvera nella sede della Mectrans, l’azienda che aveva rilevato l’0attività della Global Business assorbendo anche otto suoi dipendenti.
Dalla fine di aprile i lavoratori della Global Business avevano attivato un presidio permanente davanti ai cancelli della loro fabbrica per evitare che venisse costantemente svuotata dei macchinari e delle ruote, pronte per essere trasportate a Volvera nella sede della Mectrans, l’azienda che aveva rilevato l’0attività della Global Business assorbendo anche otto suoi dipendenti.
Nei giorni passati non sono mancati momenti di alta tensione, che più volte hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, ma i lavoratori sono quasi sempre riusciti a impedire a camion e furgoni l’ingresso dentro i capannoni.
E dopo tanto lottare è soddisfatta di come siano andate le cose anche Marinella Baltera della FIOM-CGIL, che ha condotto sin dall’inizio la trattativa: “E’ chiaro che la soluzione migliore sarebbe stata la prosecuzione dell’attività dell’azienda, ma, preso atto che summits led by the family Grosso had no intention of going back on their feet seems to have been found a solution that ensures all workers. "
family Grosso, head of Global Business, has always insisted when the negotiation intention to resign the task: "The current volume of production does not allow us to move forward," he said from the beginning Joseph Grosso.
the vertices of the same company, however, are always those willing to find a solution to ensure the workers as possible. "It 'an agreement which we are satisfied, although very challenging for our company. - Gross claims - We will a fondo per onorarlo”.
da “Luna Nuova”, del 18 giugno 2010
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